Non sapevo cosa aspettarmi, da Belem. Da Rio de Janeiro, ero volato a Manaus, per penetrare il cuore dell’Amazzonia brasiliana. Da lì, mi ero diretto nella riserva di Xixuau-Xiparina, 500 chilometri a nord di Manaus, tutti ovviamente percorsi via fiume, lungo il Rio Negro prima e il Rio Jauperi dopo. Da lì ero tornato indietro e avevo proseguito il mio viaggio lungo il Rio delle Amazzoni sino a Santarém, nello stato del Parà, dove avevo visitato i progetti di ecoturismo della Ong Saude e Alegrìa. A quel punto, non potevo che recarmi a Belèm, la capitale del Parà.
Manaus e Belém sono considerati i due tramiti del Rio delle Amazzoni, anche se l’estuario è più a nord. Comunque sia, Belem è una città strana, che ti attira e ti respinge al tempo stesso. Dal lungofiume, ciò che vedete è rappresentato dalla foto qui sopra: una massa color caffelatte, non proprio attraente. Ma è il mercato, che riserva molte sorprese. Quello al coperto, noto come Ver-o-peso, ma anche quello all’aperto. Volete visitarlo con me? Cliccate qui sotto, ecco il racconto per immagini di una giornata intensa…
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